INTELLIGENZA
La parola intelligènza deriva dal sostantivo latino intelligentĭa,
a sua volta proveniente dal verbo intelligĕre, "capire".
Il vocabolo intelligĕre è formato dal verbo legĕre,
"cogliere, raccogliere, leggere" con la preposizione inter,
"fra" (quindi, 'scegliere fra, distinguere'); l'intelligenza, quindi,
è letteralmente capacità di stabilire correlazioni e distinzioni tra elementi.
Una dichiarazione editoriale del 1994 firmata da cinquantadue ricercatori
“ Mainstream Science on Intelligence”, descrive l'intelligenza
come:
Ci sono diverse descrizioni di
“intelligenza” fatte da personaggi storici e contemporanei.
Io, Balestra Adriano considero
l’intelligenza come capacità di “comprendere”. Cosa comprendere? : TUTTO!
L’intelligente deve comprendere le
situazioni, ciò che legge, ciò che sente, ciò che vede, ciò che esiste, la
natura, la vita e tutto ciò che esiste, che è esistito e che esisterà.
Non è detto che l’intelligente,
quando capisce una situazione si comporti di conseguenza, o comunque secondo la
norma morale. L’intelligente può essere anche un delinquente.
L’intelligenza non è assolutamente
un privilegio dell’essere umano, quella degli animali è dimostrata, altre come
delle piante o delle macchine è ancora discutibile.
Una cosa è certa e dimostrata: fra
gli esseri umani l’intelligenza è rara. Albert Einstein ha detto che la
stupidità umana è l’unica cosa infinita che lui conosca.
30 aprile 2021 Adriano Balestra