giovedì 17 gennaio 2013

TELEPATIA


TELEPATIA

dal greco tele  τηλε  lontano e  patia πάϑος emozione, sofferenza

Esiste o non esiste?

Vediamo prima di chiarire di cosa si tratta.

Come tanti argomenti, che non vengono capiti, la telepatia viene semplicemente rifiutata.

Non si tratta di lettura del pensiero, perché il percorso dovrebbe partire da un cervello, entrare nell'altro cervello e ritornare.

Normalmente un cervello elabora una parola e l'altro la recepisce. Quante volte vi é successo "mi hai tolto la parola di bocca" ma vi sembra di essere ridicoli a credere che effettivamente ci sia stata una trasmissione.

Non é vero che succede solo fra persone che hanno un legame familiare o affettivo.

Non é neanche vero che si può comunicare telepaticamente intenzionalmente, bisogna trovarsi in una sintonia cerebrale naturale e momentanea.

Personalmente ho sperimentato la telepatia per tutta la vita.

Ho avuto esperienze con persone vicine ma anche con sconosciuti.

Un paio di volte mi è successo anche per telefono.

A chi non é successo a scuola di essere interrogati sull'unico argomento in cui eravate impreparati: sfiga!

Io ho sfruttato il sistema opposto per quasi tutti gli esami dell'università (36 fra scritti e orali), naturalmente no per gli scritti. Leggevo tutto il libro di testo per tre volte. Poi mi preparavo un argomento in modo più serio. Quando mi presentavo all'esame non facevo nessuna pressione psicologica e non cercavo di pensare all'argomento preparato, però regolarmente il professore mi interrogava su quello.

Più tristi sono stati i casi dei ragazzi morti nelle due guerre mondiali, le cui mamme giurano di aver sentito nello stesso istante, nonostante la distanza, l'ultimo pensiero del loro figlio.

Le mie teorie sono anche un po' azzardate perché ritengo che la velocità di trasmissione del pensiero sia superiore a quella della luce, non infinita ma quasi.

Oggi abbiamo delle conferme scientifiche sull'attività cerebrale sia interna che mediante emissione di onde elettromagnetiche.


Le onde cerebrali sono individuabili con tracciati grafici che evidenziano l'attività elettrica del cervello tramite la registrazione dell'elettroencefalogramma.

A seconda della frequenza, si dividono in:

  • onde Delta: sono caratterizzate da una frequenza che va da 0,1 a 3.9 hertz. Sono le onde che caratterizzano gli stadi di sonno profondo.
  • onde Theta: vanno dai 4 agli 7.9 hertz, caratterizzano gli stadi 1 e 2 del sonno REM.
  • onde Alfa : sono caratterizzate da una frequenza che va dagli 8 ai 13.9 hertz, sono tipiche della veglia ad occhi chiusi e degli istanti precedenti l'addormentamento.
  • onde Beta: vanno dai 14 ai 30 hertz, si registrano in un soggetto cosciente.
  • onde Gamma: vanno dai 30 ai 42 hertz, caratterizzano gli stati di particolare tensione.

La scienza oggi fa progressi velocissimi e in breve tempo riuscirà a spiegare anche la telepatia.


Gennaio 2013

Adriano Balestra

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