venerdì 2 novembre 2012

MEMORIA

MEMORIA
1 - CAPACITA' DEL CERVELLO
(Nel senso di spazio disponibile per ricevere e conservare informazioni di ogni tipo)
 Se pensiamo solo al suo peso, cioè 1,5 KG, non riusciamo a capire cosa ci può stare dentro.
Se invece andiamo a vedere (con microscopio elettronico) dove avviene di tutto scopriamo i NEURONI.
Di questi nel cervello ne abbiamo 100.000.000.000 (cento miliardi)
per contarli ad un ritmo di tre secondi ognuno, si impiegherebbero 9.500 anni.
Nota bene che attorno ai neuroni ci sono altre cellule che formano la GLIA.
Finora si era pensato che non avessero funzioni se non di supporto e di riempimento degli spazi fra i neuroni, ma ultimamente è stato scoperto che svolgono delle attività importantissime. Gli scienziati sono ancora lontani dal capire come veramente funzionino. Le cellule della GLIA sono dieci volte più numerose dei neuroni e cioè 1.000 miliardi (per contarle: 95.000 anni).
 2 - INFORMAZIONI AL CERVELLO
Tutto quello che gli organi di senso (vista, udito, olfatto, tatto, gusto) recepiscono sono trasformati in impulsi elettrici e chimici e inviati al cervello. I neuroni si spartiscono le informazioni e le depositano dove solo loro sanno.
La capacità di ritrovare nomi, immagini, musiche, sensazioni, ecc. si chiama MEMORIA.
Ci sono diverse teorie in merito alla durata della memoria: "memoria a breve termine" "memoria a lungo termine" una dura poco o pochissimo, l'altra dura più a lungo.
In pratica se un fatto è accompagnato da un evento traumatico viene ricordato anche se si è verificato a decenni di distanza o addirittura nella prima infanzia.
 3 - TEORIA DEL "TUTTO RESTA DENTRO"
(di Adriano Balestra)
 Premesso lo spazio enorme di cui siamo dotati nel cervello (il numero dei neuroni è stato paragonato al numero dei corpi celesti dell'intero universo), ritengo che non ci siano problemi ad accumulare tutto ciò che vediamo, sentiamo, ecc. nell'intero arco della nostra vita.
Il problema è di ripescare ciò che ci interessa in quel momento. Se non ci riusciamo, non vuol dire che sia stato cancellato. Quante volte non riusciamo a ricordare un nome e magari il giorno dopo ci viene in mente. Non credo che era stato cancellato e che qualcuno lo abbia reinserito nel nostro cervello per farci contenti.
 4 - TEORIA DELLA MEMORIA ONIRICA
(di Adriano Balestra)
I sogni sono elaborazioni dei neuroni che creano delle situazioni, probabilmente pescando in quel grande magazzino che hanno a disposizione.
Se la situazione onirica (vuol dire del sogno) è piacevole la chiamiamo "sogno", se è spiacevole la chiamiamo "incubo".
Io mi sveglio tante volte durante la notte. Nel mio caso non è patologico perché mi sono sempre svegliato diverse volte in una notte, non mi sono mai preoccupato e ho sempre vissuto bene così, fin da bambino, senza pillole o psicologi. La bottiglia d'acqua sul comodino, retaggio di mia mamma che mi aveva abituato al bicchiere d'acqua, e un sorso ad ogni svegliata.
Regolarmente, quando mi sveglio, mi ricordo il sogno che avevo appena fatto.
Qualche notte fa' ho sognato una scena nella quale mi mostravano un grande macchinario e mi avevano detto che era per fare elettricità. Da sveglio me lo sono ricordato e saprei disegnarlo ancora adesso.
Tutto questo preambolo per dire che anche i sogni vengono memorizzati, più difficile ripescarli ma non per questo cancellati.
Chi mi dà del visionario deve farsi un esame di coscienza e dirmi se non gli è mai successo di svegliarsi e ricordarsi l'ultima parte del sogno. Se uno si ricorda qualcosa da sveglio, vuol dire che quel qualcosa abita nel suo cervello, altrimenti, lui sì che ha bisogno dello psicologo.
Trieste, 17 agosto 2012
Adriano Balestra

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