venerdì 17 maggio 2013

LA CIRCOLAZIONE LINFATICA


LA CIRCOLAZIONE LINFATICA

La circolazione linfatica ha il compito di drenare i liquidi accumulati nel derma e negli organi e di immetterli, sottoforma di linfa circolante, nei vasi linfatici che infine la inseriscono nel torrente venoso a livello dei grossi vasi del collo: la vena succlavia sinistra e destra.
Abbiamo due tipi di linfa:
- linfa interstiziale o liquido intercellulare, ché è plasma privato delle proteine pesanti;
- linfa circolante, che scorre nei vasi linfatici e si differenzia dalla precedente per la presenza dei linfociti e per una maggiore quantità di proteine.
Le vie linfatiche hanno inoltre una grande importanza per le difese organiche in quanto lungo i vasi linfatici troviamo quelle particolari strutture che sono le linfoghiandole o linfonodi. I linfonodi sono  dislocati lungo i vasi linfatici. Nel linfonodo possiamo distinguere una capsula connettivale esterna ed all’interno una zona corticale superficiale e una zona midollare più profonda.
I linfonodi hanno il compito di filtrare e depurare la linfa circolante e lo fanno mediante due meccanismi:
1) produzione di anticorpi da parte dei linfociti;
2) blocco meccanico di batteri, virus, cellule tumorali attraverso i macrofagi che si trovano all’interno del linfonodo.
Questo ci fa capire come qualsiasi processo infettivo rappresenti una controindicazione al linfodrenaggio.
Nel nostro corpo abbiamo 600 linfonodi che hanno la caratteristica di riunirsi in stazioni linfoghiandolari. Le stazioni linfoghiandolari si dividono in superficiali e profonde. Quelle superficiali sono facilmente palpabili e le più importanti vanno palpate prima di ogni linfodrenaggio. Quelle profonde sono localizzate a livello dei vari organi e non possono essere palpate.
La linfa giunge ad una stazione linfoghiandolare per mezzo dei collettori linfatici pre-linfonodali e fuoriesce per mezzo dei collettori linfatici post-linfonodali. La circolazione linfatica a differenza di quella sanguigna non ha l’azione di pompa del cuore e quindi è una circolazione che deve essere attivata.
L’organismo, oltre ovviamente al linfodrenaggio manuale completo che aumenta la velocità di scorrimento della linfa di 10 volte allo stesso modo dell’esercizio fisico (fare un linfodrenaggio manuale completo da un punto di vista circolatorio equivale a fare attività fisica), presenta dei meccanismi interni che tentano di pompare la linfa e che sono:


1.    contrazione muscolare (equivale all’esercizio fisico);
2.    pulsazioni delle arterie: queste ultime decorrono in senso contrario ma parallele alle vene e la loro pulsazione insieme alle valvole unidirezionali a farfalla costituisce un ottimo sistema di pompaggio;
3.    variazione della pressione intratoracica con il respiro.
I vasi linfatici si classificano in base al loro calibro in:
capillari linfatici: iniziano a fondo cieco nel derma e costituiscono la rete periferica assorbente. Sono costituiti da una unica fila di cellule poste su di una membrana basale finestrata (cioè con pori);
pre-collettori linfatici: sono quei piccoli vasi linfatici che uniscono la rete periferica assorbente ai veri e propri vasi linfatici. Essi hanno una struttura del tutto simile ai capillari e presentano in più un tessuto muscolare liscio involontario;
collettori linfatici: sono i veri e propri vasi linfatici che hanno il caratteristico aspetto a collana di perle o a chicchi di rosario, cioè presentano dei restringimenti che si susseguono. La struttura che va da un restringimento all’altro prende il nome di linfangione. I collettori si contraggono 5/7 volte in un minuto;
tronchi linfatici: derivano dall’unione dei collettori efferenti, hanno la struttura delle grosse arterie e delle grosse vene.

I vasi Iinfatici penetrano con i loro capillari in quasi tutti i tessuti dove raccolgono la linfa in eccesso negli spazi fra cellula e cellula. Nel torace sono situati i due maggiori tronchi collettori della linfa: il dotto toracico, che sbocca nella vena succlavia sinistra; e la grande vena linfatica che sbocca nella vena succlavia destra.

Balestra Adriano                                            maggio 2013

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