venerdì 14 dicembre 2012

LA SINDROME DELLA FIABA


LA SINDROME DELLA FIABA

Per prima cosa vediamo il significato delle due parole del titolo.

Sindrome è il complesso dei sintomi di una malattia. Per esempio la sindrome dell'influenza è l'insieme dei suoi sintomi, cioè raffreddore, febbre, tosse, mal di testa, ecc.. Si può usare il termine sindrome anche per identificare fenomeni che non siano malattie.

Fiaba non è un sinonimo di favola, anche se sono parenti strette, ma si riferisce di più a racconti per bambini.

Questa premessa l'ho fatta solo per stimolare la ricerca del significato dei termini. Non c'è da vergognarsi a leggere un giornale con il computer acceso e usare un vocabolario on  line o wikipedia, tanto per cacciargliela ai giornalisti che ti parlano di SPREAD e non sanno cosa vuol dire 350 invece di 3,5% e perché gli investitori preferiscono guadagnare il 2% tedesco invece del 5,5% italiano.

Scusate ma questo non fa parte del discorsetto che voglio fare.

A chi non è mai capitato di rivedere un film per diverse volte? A me si. Però ho scoperto che rivedo volentieri alcuni film e non altri.

Ora non è vero che ci siano dei film belli in assoluto, anche i premi Oscar vengono assegnati spesso per meriti politici. I film sono belli se piacciono, come tutte le cose.

Io potrei fare un elenco dei film che rivedo con piacere e scopro che certe battute le avevo perse, forse  per motivi idraulici, o forse le avevo semplicemente dimenticate.

Naturalmente noi adulti sappiamo sempre trovare delle giustificazioni per il nostro operato.

E da bravi adulti critichiamo il bambino che chiede che gli venga raccontata mille volte la stessa fiaba.

Il bambino vuole assimilarla tutta, solo che non riesce a spiegarcelo, o comunque noi non riusciamo a capirlo (è un bambino poverino!).

Adesso non mi vergogno più di raccontare ad amici o parenti che ho rivisto un film e se mi chiedono quante volte , naturalmente non so rispondere.

So solo dire che sono contento di essere afflitto dalla "sindrome della fiaba".

 

adriano balestra

dicembre 2012

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